Su Facebook, Twitter e LinkedIn botte da orbi

La decisione di firmare da parte di Nursing Up il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro – Comparto Sanità (in prossima scadenza) ha mandato su tutte le furie il popolo dei social. Tantissimi gli Infermieri, Infermieri Pediatrici, Oss, Professionisti Sanitari, Tecnici e Amministrativi che hanno protestato per questa scelta “anomala”.

A poco sono serviti i tentativi di spiegazione. In campo è sceso il presidente nazionale del sindacato, chiarendo che hanno firmato e che disdetteranno al più presto. In questo modo possono rientrare a far parte dei tavoli di confronto decentrati sul CCNL.

La realtà è un’altra: dopo la decisione di non firmare il suddetto CCNL il sindacato di De Palma ha perso il suo, seppur piccolo, potere di penetrazione nelle aziende territoriali. Molti colleghi hanno deciso di aderire alla FIALS, soprattutto in Emilia Romagna, dove il travaso si è reso evidente in massima parte nella provincia di Bologna. La stessa cosa è avvenuta nel resto d’Italia.

A dire il vero già qualche settimana fa il quotidiano sanitario AssoCareNews.it aveva anticipato la firma del CCNL presso l’ARAN da parte di Nursing Up e di Nursind. Al momento solo la prima compagine ha deciso di siglare il contratto, mentre la seconda ha accusato la prima di “tradimento”. All’epoca non ci furono smentite. Qualche giorno fa la scelta ufficiale del sindacato di De Palma.

Ora toccherà capire cosa vorrà fare Andrea Bottega, segretario nazionale Nursind. Al momento non firmerà il CCNL. In futuro si vedrà.

La vicenda, come dicevamo, non è passata inosservata al popolo dei professionisti sanitari, socio-sanitari, tecnici e amministrativi dei social-network, che hanno giudicato negativamente la scelta di Nursing Up, che per tutta la primavera e l’estate 2018 si era spesa contro il contratto e in special modo contro la FIALS, rea di aver accettato di firmarlo in combutta con la triplice CGIL – CISL – UIL.

Le bugie hanno le gambe corte e quello che è accaduto è la dimostrazione che in Italia ci sono rimasti pochissimi sindacati e sindacalisti coerenti.

Senza parole!

Di Redazione

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