Come ormai sapete tutti il 21 maggio 2018 è stato sotto scritto il nuovo Contratto Collettivo di Lavoro Sanità 2016-2018. Proverò in sintesi ad elencare le principali novità non risparmiando le mie personali riflessioni da sindacalista e infermiere. Ma andiamo con ordine e andiamo ad analizzare assieme l’intero CCNL.

Cos’è il CCNL del Comparto Sanità?

Il contratto collettivo nazionale di lavoro è il contenitore di tutte le regole che disciplinano/regolamentano i lavoratori della sanità pubblica quali rapporto di lavoro, codici disciplinari, orario di lavoro (orario, pronte disponibilità, riposi, straordinario, ferie permessi e congedi, ecc.), relazioni sindacali  (RSU,contrattazione regionale,contrattazione integrativa, ecc.), trattamento economico (indennità, fondi premialità, fasce, ecc.).

Molti lavoratori del comparto si attendevano da questo contratto qualcosa di nuovo e incisivo circa la valorizzazione professionale (sia in termini di carriera che economici), altrettanti un balzo in avanti della busta paga.

Dopo 9 anni un po’ di ossigeno ha fatto bene, ma non troppo

Certo è che dopo 9 anni di digiuno contrattuale Amministrativi, Tecnici, Oss, Infermieri ed altre figure professionali avevano bisogno di un po’ di ossigeno per i loro portafogli (soprattutto in virtù delle recenti congiunture economiche) ed in parte è stato somministrato quest ossigeno ma solo per andare avanti probabilmente e continuare a  lavorare in vista del prossimo rinnovo;infatti mentre moltissimi hanno tirato un  forte sospiro, giusto il tempo di incamerare ossigeno che tanti si son resi conto che l’ossigeno dato in dote dal rinnovo contrattuale è perlomeno esiguo, soprattutto dopo 9 anni blocco.

Secondo alcuni sindacati (Cgil in testa) in contrattazione decentrata, quella presso le singole aziende per capirci, si potranno aumentare le indennità quelle ad esempio da lavoro notturno e per pronta disponibilità. Arriviamo ad un altro punto strategico del nuovo ccnl sottoscritto:ora più di prima un gran peso in termini di contrattazione viene spostato dal centro alla periferia ovvero regioni e singole aziende. Alcuni sindacati(sempre CGIL in testa!) la chiamano innovazione forse dimenticando che già da qualche anno la sanità è a gestione regionale;infatti il governo centrale stanzia i fondi e detta le linee generali di indirizzo alle regioni. In parole semplici i nostri stipendi sono finanziati dal governo centrale che li gira alle regioni.

I tempi di vestizione tra le novità del nuovo CCNL Sanità

Vera novità del ccnl 2016-2018 è l’introduzione del tempo di vestizione, un atto dovuto a tutti i lavoratori, un atto di civiltà forse demagogico ma giusto. Si è sancito un diritto, messo nero su bianco su un contratto che prova a stare al passo con i tempi.

Si perché sembra che, a volte, chi prende decisioni sia esso governo sia esso sindacato proprio non ce la faccia a stare al passo con i tempi e soprattutto a guardare in prospettiva.

Ma qualche sforzo è stato fatto?

Essenzialmente quello di dare un po’ di flessibilità ai lavoratori sui congedi, tempi di vestizione, sistema degli incarichi per la valorizzazione professionale, nuova classificazione del personale.

I congedi parentali possono essere fruiti a ora, il congedo matrimoniale fruito fino a 45 giorni dal fatidico sì, introdotte (finalmente) tutele per le donne vittime di violenza,ed aumentate le ore annue per visite ed esami.

Tempi di vestizione: dieci minuti per il cambio divisa;15minuti per cambio divisa e tempo di consegne a seconda del setting lavorativo potendo aumentarli in contrattazione decentrata seppur di poco.

Incarichi di funzione all art.14 del Titolo III si legge (…) sono istituiti,nei ruoli sanitario, tecnico,amministrativo e professionale, i seguenti incarichi di funzione:

  • Incarico di organizzazione; in sintesi qui si pone l accento sulle funzioni di coordinamento e relativa valorizzazione del coordinatore e di professionisti che collaborano all organizzazione;
  • Incarico professionale vengono introdottie le “figure” del professionista specialiste e del professionista esperto.

Alle aziende sanitarie il compito di attuare i dettami del nuovo CCNL

Tutto inquadrato in una cornice da questo CCNL lasciando margini decisionali ed interpretativi alle singole aziende e passi successivi con l introduzione di una commissione paritetica che dovrà effettuare una revisione del sistema di classificazione professionale che coniugato diversamente significa: ruoli,carriere (professionali ed economiche!), sviluppo professionale e suo riconoscimento sia per ruoli e funzioni che economico aspetti che incidono sia per i professionisti sanitari che per la neonata area socio sanitaria di cui fanno parte Sociologo, OSS, Assistente sociale ed educatore.

Il tempo è tiranno e bisogna aumentare il passo se si vuol seguire i tempi moderni e quelli dei lavoratori del comparto, ma a me sembra che questo ccnl parti zoppo perché molte decisioni strategiche e di carriera(dicasi nuova classificazione personale + sviluppo e implementazione competenze infermieristiche) vengono demandate e posticipate.

Questo nuovo ccnl è  dunque un passaggio dal torpore e buio di nove anni di contrattazione al venir alla luce di un nuovo contratto collettivo già a partire dal 2019 perché in fondo tutto è di passaggio.

Una cosa è certa: quantomeno dopo tanti anni si è aperta una trattativa tra soggetti sindacali ed istituzioni trattativa che deve ripartire con le aspettative, le istanze di tutti i lavoratori del comparto!

Di Dott. Antonio Auriemma

Infermiere, sindacalista, web-writer ed opinionista.