Manca il personale sanitario

La Fials dell’area metropolitana di Milano annuncia lo stato di agitazione presso l’ospedale Sacco. Lo annuncia la segreteria locale del sindacato delle autonomie locali e della sanità. Con una nota diramata alla stampa l’organizzazione sindacale chiarisce che “intende denunciare la situazione di urgenza circa la carenza di personale sanitario all’interno della struttura”.

Personale demansionato

“In modo particolare ci preme sottolineare la situazione di criticità del pronto soccorso del nosocomio milanese dove ormai da mesi la Direzione Generale è silente sull’ argomento – si legge nella nota della FIALS – a nulla sono valse le numerose lettere di denuncia effettuate dal sindacato a cui dalle promesse della Direzione non sono susseguiti i fatti. L’ospedale L. Sacco ormai vive una carenza generalizzata in tutti i reparti ospedalieri dove spesso il personale infermieristico risulta impiegato in attività demansionanti/deprofessionalizzanti rispetto al proprio profilo.”

Abuso di professione

“Per non parlare dell’abuso di professione che si verifica costantemente in emodinamica da parte del personale sanitario. Su questo tema è stato coinvolto anche l’Ordine dei Tecnici di Radiologia. In questa situazione di CAOS generale bisogna aggiungere il costante ricorso all’ istituto contrattuale degli straordinari da parte della Direzione Infermieristica – aggiungono dalla Fials  Straordinari che poi nella realtà non vengono mai pagati , costringendo il personale ad accumulare ore su ore senza mai effettivamente averle in pagamento. Sul tema degli straordinari siamo ricorsi per vie legali al fine di far recuperare il credito al personale interessato. Per i temi sopra citati L’Organizzazione Sindacale FIALS Milano ritiene inaccettabile il silenzio della Direzione ed indice per il giorno 12 Novembre un assemblea sindacale con tutti i lavoratori del comparto. Siamo pronti se non ci saranno sviluppi positivi sulle questioni sollevate  ad indire lo stato di agitazione del personale , non vorremmo essere costretti ad arrivare fino allo sciopero Generale”.

Di Redazione

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